La prima sessione del convegno ha evidenziato come siano già diverse le iniziative messe in atto per portare i ricercatori nelle scuole di vario grado a parlare di “metodo scientifico” e, nelle scuole secondarie, anche di sperimentazione animale. Purtroppo però si tratta, in molti casi, di iniziative non coordinate tra loro e su base totalmente volontaria quindi difficilmente estensibili a tutto il territorio nazionale. Ogni relatore ha evidenziato come ci sia la necessità di collaborazione da parte di tutti gli operatori del settore allo scopo di condividere materiali ed esperienze per poter riuscire a raggiungere il maggior numero possibile di studenti.
La seconda sessione è stata totalmente dedicata al tema della trasparenza, punto focale della direttiva EU 63/2010, con ampia descrizione delle iniziative di “transparency agreement” già attive in EU. L’intervento di Kirk Leech (EARA) ha ricostruito la storia di questa iniziativa partita dall’UK e già sbarcata in Spagna, Portogallo e Belgio mentre Sergi Villa (COSCE) ha descritto l’esperienza spagnola. Da ultimo il nostro Segretario Generale ha esposto il cammino che Research4life propone per arrivare allo stesso obiettivo anche in Italia.
Nell’ultima sessione si è discusso delle grandi occasioni di comunicazione “perse” dalla comunità scientifica come, ad esempio, la possibilità di promuovere l’adozione di animali a fine sperimentazione dando ampia informazione di quali e quanti animali siano disponibili (e da dove provengono).
Il convegno si è chiuso con l’ampia condivisione dei partecipanti sulla necessità di migliorare la quantità e la qualità dell’informazione allo scopo di rendere la comunità più consapevole del reale impatto della sperimentazione sul benessere degli animali ma anche sul progresso delle conoscenze biomediche e dello sviluppo di nuove terapie.