Si tiene a Trieste, dal 20 al 23 settembre, l’81° congresso dell’Unione Zoologica Italiana (UZI). L’UZI promuove da sempre gli studi nelle varie discipline zoologiche, in particolare quelli relativi alla fauna italiana, facilita gli scambi fra zoologi e difende la zoologia nella ricerca e nell’insegnamento. Attualmente l’UZI annovera circa 360 soci, tra cui ricercatori delle università e di altri enti, insegnanti, studenti universitari e appassionati: il congresso che li riunisce è il primo organizzato dall’inizio della pandemia di COVID-19, che aveva impedito gli incontri in presenza.
Il congresso prevede tre simposi e una tavola rotonda dedicata ai ruoli, tradizionali ed emergenti, di zoologi e zoologhe in diversi campi, dalle discipline forensi alla comunicazione (qui il programma completo).
Particolare interesse è stato rivolto quest’anno al ruolo fondamentale dell’UZI nell’ambito della ricerca in vivo per la diffusione di modelli animali emergenti, nuove competenze professionali e nuovi approcci metodologici. Il 21 settembre, infatti, si terrà il simposio La ricerca in vivo: modelli animali emergenti, nuove competenze professionali e nuovi approcci metodologici e di comunicazione. Nell’ambito del simposio, il portavoce di Research4Life Giuliano Grignaschi dedicherà il suo talk al tema della formazione e dell’aggiornamento per l’uso dei modelli animali emergenti, ossia le specie per le quali, a oggi, si riconosce una minor senzienza rispetto a quelle tutelate dalla Direttiva 2010/63/EU – in altre parole, tutti gli invertebrati esclusi i cefalopodi. Il Decreto Formazione entrato in vigore lo scorso anno, infatti, prevede la formazione e l’aggiornamento del personale coinvolto sul perseguimento delle 3R, in particolare per quanto riguarda il replacement (totale o parziale): ma chi può formare e aggiornare il mondo della ricerca, composto non solo da biologi ma anche da farmacisti, biotecnologi, biotecnologi, medici etc. sulla possibilità di utilizzare le diverse specie di insetti, echinodermi e così via? Quale e quanto importante può essere, in questo campo, il contributo della zoologia?
Qui sono disponibili tutte le informazioni per la partecipazione