Roma, 15 febbraio 2017 – La Commissione Affari Costituzionali ha votato ieri sera l’emendamento del decreto cosiddetto mille proroghe contenente l’estensione della moratoria sulle restrizioni in materia di sperimentazione animale, limitandola a soli 3 anni. Il mondo della ricerca aveva chiesto a gran voce una proroga di 5 anni, il periodo utile minimo per poter accedere ai finanziamenti europei per progetti di ricerca, richiesta inserita nell’emendamento originario presentato dalla senatrice de Biasi sui cui anche il Governo aveva dato parere favorevole la scorsa settimana.
RESEARCH4LIFE, l’associazione che rappresenta i principali player della ricerca biomedica, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto (il decreto conteneva all’origine l’estensione di un solo anno) ma anche preoccupazione per il futuro della ricerca in Italia.
“Le nostre richieste – dichiara Giuliano Grignaschi di R4L – sono state almeno in parte ascoltate e analizzate con maggiore obbiettività rispetto al passato, a discapito di prese di posizione più emotive e ideologiche, e questo ci fa ben sperare. Tuttavia siamo molto preoccupati perché il futuro della ricerca italiana rischia di essere compromesso, a svantaggio dei ricercatori italiani che potrebbero accedere ai finanziamenti con maggiore difficoltà rispetto ai colleghi europei, oltre che dei pazienti con bisogni di cura ancora insoddisfatti. Non va inoltre dimenticato – continua Grignaschi – che purtroppo la sperimentazione animale è ancora oggi una necessità fondamentale per lo sviluppo di nuove cure per tante importanti malattie, Questa proroga inoltre non scongiura il rischio di procedura di infrazione europea per lo scorretto recepimento della direttiva in materia. Ora bisogna quindi lavorare per rendere coerente la normativa italiana a quella europea con l’obiettivo di restituire competitività ai nostri ricercatori ed evitare una multa consistente”.