Il Decreto-legge “milleproroghe” ha prorogato la possibilità di fare sperimentazione animale anche per quanto riguarda xenotrapianti e sostanze d’abuso, ma di un solo anno (art. 4, comma 5). La moratoria di soli 12 mesi non risolve il problema della legge italiana, che recepisce la normativa europea introducendo divieti che non trovano riscontro in nessuno Stato UE. Peraltro il posticipo all’entrata in vigore dei divieti era praticamente un atto dovuto, anche a fronte del fatto che sia il Ministero della Salute che Comitato della Presidenza del Consiglio (CNBBSV) si sono espressi chiaramente in senso negativo sui divieti alla sperimentazione animale. Nel parere del Comitato si legge: “Garantire la proroga con congrua estensione temporale dei termini e adoperarsi per il recepimento delle norme europee che riguardano la ricerca sugli animali”.