Parla la ricercatrice Giulia Piaggio del “Regina Elena” di Roma, intervistata da Gerardo D’Amico di Rainews e ricorda come anche i farmaci che superano la barriera encefalica siano identificabili come “sostanze d’abuso”.
Articolo precedenteUna doppia morale
Articolo successivoLa sperimentazione sui topi tra vincoli etici e una burocrazia asfissiante