1961: l’anno boom delle nascite di bambini Thalidomidici e al tempo stesso l’anno del ritiro dal commercio del Talidomide in Europa. A distanza di 55 anni riparliamo del “farmaco oscuro” dalla cui dolorosa esperienza sociale è nata la farmacovigilanza e sono cambiate le regole del commercio dei farmaci: un’occasione per fare il punto sull’importanza della sperimentazione animale nel loro sviluppo.
Il farmaco che era salito alla ribalta negli anni Cinquanta, uccidendo e menomando migliaia di bambini, sembrava sparito quasi altrettanto velocemente, ma era tutto tranne che caduto nel dimenticatoio.
Il talidomide è tornato e ora è utilizzato per trattare qualsiasi cosa, dall’artrite al cancro. Nell’ultimo decennio è cresciuto l’interesse per questo farmaco, per il meccanismo che causa malformazioni congenite e per come questo meccanismo possa essere relazionato al trattamento di un’ampia gamma di malattie. Allo stesso modo è cresciuta la nostra conoscenza dello sviluppo embrionale, tanto che ora possiamo azzardare alcune ipotesi plausibili sul comportamento del farmaco stesso.
Il presente volume racconta una saga che inizia con le sue oscure origini e che culmina con la ricerca delle cause e delle cure. Oggi le questioni sollevate dal talidomide sono per noi di grande rilievo, dalla sicurezza delle medicine che prendiamo per curare un raffreddore a quelle che verranno inventate domani per combattere il cancro. La soluzione ai molti misteri del talidomide spalancherà le porte su alcune delle maggiori conquiste della medicina di domani.
Presentazione del libro: 10 giugno 2016, ore 11 Sala Bracco, Circolo della Stampa di Milano